Data Trekking: 10/07/2014
quota partenza (m): 1.015
quota vetta (m): 2.105
dislivello complessivo (m): 1.090
Accesso:
Parcheggio del Santuario di Ns. Signora di Lourdes a Forno di Coazze. Seguire le indicazioni per il rifugio della Balma e successivamente per i laghi della Balma.
Sei judoka, un coach, un fotografo e un cagnolino: una delle compagnie più stravaganti che ci possano essere. L’Accademia Torino ci accompagna questa volta in un piccolo tour giornaliero, per un allenamento un po’ fuori dal comune.
Aggiungeteci un bel giro in montagna e il fatto che almeno un paio di quei judoka non fossero mai neanche saliti in collina, e il gioco è fatto: la giornata si prospetta interessante e piena di momenti quanto mai divertenti.
Ritrovo al parcheggio, primi inconvenienti tra scarpe che non si allacciano, bastoncini troppo lunghi, zaini a dir poco inopportuni ed abbigliamento “da spiaggia”; in un modo o nell’altro ci incamminiamo.
Coach in testa, fotografo e quadrupede a chiudere il variopinto gruppetto, si inizia quella che sarà una lunga passeggiata. L’allenatore, diventato guida alpina e insegnante, spiega ai ragazzi come individuare il percorso in mezzo al bosco, riconoscere i segni e gli “omini”. Non mancano le occasionali verifiche sull’attenzione, seguite dalle meno occasionali, ma sempre presenti, ginniche punizioni.
Superata la prima salita, la fatica si accumula velocemente nelle gambe inesperte di chi non era mai stato in montagna e si decide per la prima sosta. Non mancano le foto di gruppo e i primi “selfie” e non mancano i sequestri dei telefonini, un panino veloce, qualche noce e nocciola e via, ci si rimette in cammino.
“Quando si affronta la montagna, è importante amarla. E per tornare vivo è importante essere amato dalla montagna.”
Jirō Taniguchi
Passo dopo passo, pausa dopo pausa, arriviamo quasi alla cima e ci fermiamo giusto in tempo per avvistare qualche stambecco in lontananza: lo stupore sul viso di chi è cresciuto in città e non ha mai avuto modo di incontrare animali che non fossero cani e gatti è evidente. Nonostante l’incontro con i tipici animali di montagna sia sempre una bella sorpresa anche per i più esperti escursionisti, è bello, e triste allo stesso tempo, vedere come può far illuminare il viso di giovani ragazzi che non hanno mai avuto l’occasione di vivere nella natura.
Finalmente la prima vera pausa al Rifugio Balma, 1986 m. I ragazzi tirano un sospiro di sollievo e si godono la vista dalla “Terrazza” del rifugio
Ma una manciata di minuti appena e al grido “Zaini in spalla! Si riparte” , i ragazzi a testa bassa eseguono l’ordine.
Passato il rifugio, ci incamminiamo lungo il sentiero 441 che dapprima punta al Lago Sottano (2.105 m) e quindi al Lago Soprano (2.213 m).
Bastano pochi minuti di cammino per arrivare al primo dei due laghi della Balma, lago Sottano, ma la sperata sosta non viene concessa: il nostro obiettivo è il secondo lago, vediamo la cima del colle lassù, in cima, e lo sconforto aggredisce gli ultimi del gruppo, gli “Inesperti”.
Finalmente raggiungiamo la vetta, Lago Soprano, a quota 2.211 m. E mentre tutti siamo già distesi, a goderci il sole ed il meritato riposo, gli ultimi due arrivano, con i loro tempi, giusto in tempo per il round numero due!
Ed è, infatti, ora di tirare fuori il kimono dallo zaino e fare allenamento, come se la salita, e la discesa che ancora ci aspetta, non fossero già abbastanza.
Dopo un’ultima scalata
e una prova di salto in lungo
si riparte: direzione rifugio della Balma per l’ultima (di molte) pausa spuntino ed ennesima foto di gruppo.
Un’ultima occhiata al panorama, al vallone immenso che si apre davanti al nostro sguardo, illuminato dal sole, verde e pieno di piccoli corsi d’acqua, con la città che così lontana neanche sembra la stessa, e la passeggiata finisce.
“I monti non è vero che chiudono l’orizzonte, anzi lo spalancano a ogni svolta, a ogni cima, e tutti i giorni tu ricominci il tuo viaggio dalla montagna nuova che ti sta di fronte che ti porterà altri pendii, altre frane, altri boschi e poi montagne ancora…”
Carlo Alianello
Aspettate! C’è ancora un ultima sorpresa: l’occhio affinato del nostro coach, coglie infatti in lontananza un gruppo di camosci (?) che si arrampicano, velocissimi, sul costone di fronte a noi.
Eh si, la montagna è sempre ricca di sorprese!
Stanchi e soddisfatti, qualcuno pieno di nuove conoscenze, altri con qualche nuovo ricordo, il cagnolino già addormentato in macchina, si riparte; tra qualche ora si torna in palestra per l’ultimo allenamento della giornata, e domani via di nuovo. Arrivederci laghi della Balma, a presto!
AP
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