13 giugno 2015: Giorno 3 (buon compleanno mamma!!!)
Ieri sera siamo di nuovo crollati presto, riuscire ad abituarsi al nuovo fuso orario non è semplice, e stamattina alle 7 in punto eravamo già sveglia.
Oggi la giornata prevede: esplorazione!
Andremo a Calgary a raccattare un mio amico delle superiori che, dopo anni in giro per il mondo, è casualmente proprio a Calgary in questo periodo, coincidenze. L’idea è di approfittarne per fare un giro esplorativo con la nostra nuova macchina.
Facciamo la solita abbondante colazione, caffè e pane tostato con burro – meglio che ci organizziamo in fretta per allenarci o diventeremo obesi! – la mamma ci riempie di cartine ed informazioni per non perderci – siamo davvero capitati nel posto giusto – e dopo aver scaricato un navigatore gratuito che funziona senza internet, siamo pronti: Calgary arriviamo!
Ci avviamo verso la città, una lunga strada dritta in mezzo ai campi verdissimi ed alle colline. Facciamo gas – gasoline, è la benzina, il diesel è usato molto poco, il gpl non esiste, una bella confusione insomma – con ben 50$ canadesi, all’incirca 35€, per capire più o meno quanto consuma e quanti chilometri fa.
In circa quaranta minuti, guidando con calma, entro i limiti e gustandoci i primi chilometri sulla nostra nuova macchina, raggiungiamo la città – quadrata e semplice da girare – recuperiamo Luca che ci aspetta fuori dal’ostello in cui è stato dopo le lunghe 57 ore di bus da Ottawa a Calgary e ci avviamo sulla 17a Strada per un primo giro esplorativo ed un panino.
Facciamo due passi e scegliamo uno dei tanti posti per mangiare qualcosa, assolutamente a caso. Ci accorgiamo presto che la vita, da queste parti, è abbastanza cara rispetto ai nostri standard, anche se probabilmente anche gli stipendi sono più alti dei nostri.
Ci godiamo una veloce prima passeggiata a Calgary, poi ci dirigiamo verso la periferia sotto l’ennesimo acquazzone, per andare a quella che è l’ACI locale, l’AMA, per stipulare un’assicurazione sugli eventuali problemi stradali che potremmo mai avere, la famiglia che ci ospita ci ha vivamente consigliato di farlo, soprattutto in vista di futuri lunghi road-trip.
Ci accolgono molto cordialmente ed in pochi minuti abbiamo comprato e pagato il pacchetto base, che ci garantisce pieni d’emergenza in caso rimanessimo a secco, 160 km di carroattrezzi fino all’officina convenzionata più vicina ed un certo ammontare di altre garanzie non trascurabili, per poco più di 150 $, un ottimo investimento.
A questo punto, abbiamo un po’ di tempo per goderci la città. Luca ci consiglia un posto appena fuori città, su una delle tante colline che circondano Calgary, da cui avremo una vista davvero interessante. Parcheggiamo giusto sotto il quartiere di Kensington e pochi scalini ed una piccola salita ci conducono ad un belvedere davvero stupefacente, il belvedere il McHugh Bluff Park.
Ci gustiamo qualche minuto di pausa e poi è ora di andare: decidiamo di fare un giro un po’ più lungo per rientrare a Carstairs, passando per Ghost Lake, un posto che ci attira, e prendendo la statale per rientrare a casa.
Guidiamo lentamente e, tra strade sterrate ed errori di valutazione, arriviamo al Ghost Lake, un posto davvero incredibile. Questo enorme lago è stato chiuso con una diga e ci si va in canoa, dev’essere davvero interessante, e decidiamo di segnarcela come esperienza futura.
E’ ora di tornare a casa, ci rimettiamo in macchina, dopo l’ennesima curva, si materializza davanti a noi un ponte azzurro tanto simile a quello che abbiamo visto in tanti film ambientati in terra canadese, praticamente il simbolo di queste terre.
Dopo qualche foto, siamo pronti per rientrare davvero, passando per il piccolo paesino di Cremona – già, ce l’hanno fregata e messa giusto a qualche chilometro da Carstairs! Arriviamo a casa e ci aspetta tutta la famiglia al gran completo, Tobias, il ragazzo tedesco che è ospite in questi giorni, ed a cena siamo ben undici, un’allegra tavolata!
Dopo aver chiacchierato un po’, cominciamo a sentire la stanchezza – non ci siamo ancora totalmente ripresi dal fuso orario – e decidiamo di andare a dormire, domani sarà un’altra lunga giornata.
Amber
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