E’ arrivato l’ultimo giorno del nostro primo Road Trip alla scoperta di questo angolo fantastico che sono le Rockies Canadesi. Siamo ovviamente un po’ tristi per la fine di questa avventura, ma anche molto soddisfatti e contenti.
Ci svegliamo a pochi chilometri da Banff, sotto un cielo che sembra meglio rispetto ai giorni scorsi. Questa mattina proveremo una vera colazione locale: oatmeals, ovvero un porridge di farina d’avena già preparato con frutti rossi o frutta secca o altro, a seconda dei gusti, disidratato e venduto pronto per essere mischiato a acqua o latte caldo. Noi lo scegliamo alla frutta secca, lo mischiamo all’acqua – il latte ce lo siamo dimenticato – ed è una piacevole sorpresa, ottimo per cominciare la giornata, leggero da portare nello zaino, gustoso e pieno d’energie.
Ci dirigiamo in paese, nuovamente sotto la pioggia, per un caffè caldo e per fare il punto della situazione, e finiamo all’Evelyin’s, uno dei migliori caffè di Banff.
Dopo di che, si parte per il trekking prescelto: oggi visiteremo il Johnston Canyon e le Ink Pots…e chissà che altro, visto che i nostri trekking ci riservano sempre qualche deviazione imprevista e spettacolare.
Ci avviamo sulla A1, la Bow Valley Parkway, ed in poco tempo arriviamo al parcheggio, partenza della nostra nuova avventura.
Al rientro siamo molto soddisfatti, i posti visti, benché affollati, sono davvero incredibili. Ma la giornata non è ancora finita, il cielo è chiaro e sembra che ci voglia graziare per un paio d’ore, d’obbligo quindi approfittarne.
Quindi rifacciamo lo zaino, giusto una felpa e una bottiglia d’acqua, e ci avviamo verso la Norquay Ski Area, per incamminarci sullo Stoney Squaw Trail.
Si tratta di poco più di 2 chilometri nel fitto del bosco, tra scalini fatti di radici e piccole radure rocciose, per poi arrivare alla Snow Peak, il picco a poco più di 1.800 metri – talmente irrilevante da non esser segnalato, andiamo un po’ ad intuito per capire quale sia il picco vero e proprio.
In meno di un’ora, decisamente meno, siamo in cima: un sorso d’acqua, due minuti seduti ad assaporarci lo spettacolo di questa finestra aperta su Banff e l’area lì intorno, davvero spettacolare, e poi si riparte.
La discesa è davvero semplice e veloce, in una mezz’ora circa siamo di nuovo seduti in macchina, e per oggi possiamo ritenerci soddisfatti.
C’è solo un’ultima cosa da fare prima di rientrare in campeggio: un cielo vagamente sereno e la giusta luce della sera, ci permettono finalmente di replicare una foto vista più e più volte in rete, che ci ha affascinato moltissimo. E’ un sogno che si realizza, una delle tante voci della nostra lista dei desideri che finalmente cancelliamo.
Poi si ritorna, abbastanza stanchi, verso la nostra ultima notte in campeggio: per festeggiare ci siamo regalati una cena degna di Bud Spencer e Terence Hill nei loro migliori film western. Fagiolata con mais e wurstel alla griglia, il tutto accompagnato da una buona birra e seguito dagli ormai immancabili marshmellows arrostiti.
E poi è tempo di sistemare la tenda – e la macchina, che dopo una settimana di girovagare è diventata un ammasso di cose non meglio identificate – rifare zaini e valige e prepararci alla nostra ultima notte insieme al nostro compagno di avventure, Luca.
Domani mattina ci alzeremo presto, smonteremo la tenda e ci sarà l’aeroporto di Calgary ad aspettarci, un saluto e Luca prenderà il volo, destinazione: la calda estate italiana. Per noi, invece, si chiuderà la prima settimana di esplorazione, e si aprirà un lungo periodo di…
…VITA CANADESE!
Continuate a seguirci, se ne vedranno delle belle!
AP
Dite a Luca di lasciare la pelle a Calgary, qui in Italia ormai dal caldo ci siamo tolti pure quella…