“Guarda gli alberi, guarda gli uccelli, guarda le nuvole, le stelle… e se hai occhi potrai vedere che l’esistenza intera è ricolma di gioia. Ogni cosa è felicità pura. Gli alberi sono felici senza alcun motivo; non diventeranno primi ministri o presidenti e non diventeranno ricchi – non hanno nemmeno un conto in banca! Guarda i fiori. È incredibile come siano felici i fiori – e senza alcuna ragione.”
Osho

E rieccoci qui, la Valle Stretta è di nuovo davanti a noi! Non è la prima volta che la vediamo nella sua veste invernale, eravamo già venuti qui lo scorso inverno a vedere il Lago Verde tinto di bianco ed era stata una meravigliosa esperienza, seguita da un’ottima cena e da un ancora più bel ritorno sotto un cielo stellato. Faceva freddo, c’era un bel vento gelido, mentre questa volta era tutto perfetto.

L’unica – o quasi – nevicata dell’anno ha messo a terra un po’ di neve fresca e polverosa e se è vero che non ci ha permesso di arrivare fino al Col di Thures, ci ha regalato una bella passeggiata fino al Lago Verde e momenti divertenti con tuffi in neve fresca.

I rifugi di questa valle, il rifugio Re Magi ed il 3°Alpini, sono stati basilari in questa stagione, regalandoci notti calde e pasti ottimi ed abbondanti, un lusso molto apprezzato quando fuori la temperatura scende ben sotto lo zero.

Poi arriva la primavera, la neve si scioglie pian piano, i prati tornano verdi, arrivano i pastori con le greggi e le oche e le temperature si alzano. E noi sfoderiamo la nostra tenda, insieme a molti altri che con camper, tende e pulmini affollano la valle. Non si potrebbe campeggiare, è vero, ma è impossibile resistere e viene tollerato fin tanto che viene tutto pulito e non si rovina l’ambiente. Abbiamo approfittato di questi prati diverse volte, l’ultima in occasione della nostra festa d’arrivederci, prima di partire per il Canada, quando abbiamo radunato otto tende e tanti amici per una escursione in giornata alla Guglia Rossa, uno dei nostri posti preferiti, e poi una tendata con tanto divertimento.

Già, perché i trekking che partono dalle Grange di Valle Stretta, il piccolo borgo dove si trovano i rifugi, sono parecchi: si può decidere di rimanere in Italia, dirigendosi verso la Guglia Rossa ed il Col di Thures con i suoi laghi o fare una breve passeggiata verso il Lago Verde ed il Pian delle Fonderie, dove non c’è di meglio da fare che portarsi un buon libro e godersi i caldi raggi di sole.

Oppure si può decidere per qualche trekking più impegnativo, ma molto interessante: uno su tutti, il trekking che porta al Monte Thabor, anche se in primavera, spesso – non quest’anno, se il tempo rimane come fino ad ora – c’è ancora troppa neve per arrivarci senza ciaspole o ramponi – in inverno è un’apprezzata meta per gli scialpinisti!

E poi arriva l’estate, con le sue calde e lunghe giornate, e allora perché non rinfrescarsi le idee in un bel lago freddo? Il lago Lavoir è perfetto per chi non sopporta il caldo. La camminata è abbordabile per tutti, grandi, piccini e super piccini che ancora non camminano – provato! – e le sponde piatte ed erbose sono perfette per una siesta pomeridiana.

In autunno, invece, quando le giornate sono ancora calde, ma non più opprimenti, si può approfittare del bel Refuge du Thabor, che vicino al Monte Thabor proprio non è, ma è un’ottima tappa per andare a visitare il Lago Peyron, con il suo color turchese assolutamente fantastico e magari, se le orde di francesi che lo frequentano di solito non lasciano spazio all’interno, campeggiare sulle sponde tranquille dei Laghi Rond e Tond e risvegliarsi al cinguettare degli uccellini, con colazione vista Cheval Blanc. L’abbiamo provato ed è assolutamente un’esperienza da fare, anche se vi sconsigliamo di salire al Monte Thabor con lo zaino pieno – anche stringendo all’osso, tra tenda, sacco a pelo, cambio pesante per il freddo della sera, cibo e fornelletto perché il tè caldo non può mancare, alla fine pesa sempre troppo lo zaino! – e poi, non contenti, andare ancora giù verso il lago Peyron e di nuovo su verso il Refuge du Thabor. Meglio spezzare il lungo giro se non avete le gambe più che allenate!

Insomma, la Valle Stretta offre divertimento e paesaggi incredibili tutto l’anno, anche quando il tempo è inclemente o le giornate troppo corte, c’è sempre una piccola passeggiata, uno spiraglio di sole o un animaletto che rendono il tutto indimenticabile.

E allora mettete su gli scarponcini – anche se d’estate spesso neanche servono, basta un buon paio di scarpe da ginnastica – uno snack o la tenda e tutto l’armamentario nello zaino, e andate a godervi questo piccolo angolo di paradiso tra Italia e Francia.