Data Trekking: 17-18/09/2016
Oggi si torna in Val d’Aosta, nei pressi di Fenis, per una nuova avventura al Bivacco Borroz con nuovi amici direttamente da Londra, insieme all’instancabile Roberto – Trekking Alps.
Il programma prevede, per oggi, un pranzo veloce al castello e poi una passeggiata facile verso il Bivacco Borroz, mentre domani proveremo ad arrivare al Lago Lavodilec.
Attilio conosce questa vallata, ma i ricordi sono invernali, quando tutto era bianco ed insieme a qualche amico erano andati a scoprire il Bivacco Borroz in versione invernale, uno dei bivacchi più lussuosi, insieme ai pochi altri del Rotary Club.
Il paesaggio nei colori autunnali è davvero fantastico: siamo immersi in mille sfumature di giallo e arancio, qualche rosso e tanti marroni e ancora molto verde, abbastanza strano per questo periodo.
Proseguendo verso il Bivacco Borroz, in una temperatura decisamente calda per questo periodo, siamo costretti a fermarci: gustosissimi lamponi e ribes punteggiano di rosso i rovi a fianco della strada.
La strada non è lunga, ma le tantissime soste ci fanno arrivare in vista del Bivacco solo nel tardo pomeriggio.
Eccolo lassù, sulla collinetta, imponente ma in perfetta armonia con il paesaggio circostante. Le sue ampie finestre permettono di godere della vista della bella valle Clavalitè anche comodamente seduti al caldo.
C’è ancora qualche ora di luce e non abbiamo molto da fare, se non bere un po’ di tè caldo, comodamente seduti al caldo della stufa, chiacchierando delle nostre vite così diverse fra loro, ma accomunate dalla passione per la montagna.
La serata passa veloce, tra partite a carte, ottimo cibo e tante, tantissime chiacchiere e risate insieme.
Quando la stanchezza si comincia a far sentire saliamo al piano di sopra e ci accomodiamo nell’enorme camerata, sui comodi letti a castello, domani ci aspetta il Lago Lavodilec.
Il mattino ci sveglia con qualche raggio di sole che gioca a nascondino con le nuvole. Nella notte ha nevicato fino a poco più in alto del Bivacco e la temperatura è cambiata decisamente da ieri, ma non ci fermiamo di sicuro per così poco!
Impacchettato tutto e lasciato il non necessario in bivacco, partiamo all’avventura, direzione Lago Lavodilec, e poi chissà!
Arriviamo in vista del Lago Lavodilec presto, troppo presto. Qualcuno è troppo stanco per proseguire, ma due implacabili camminatori decidono di accompagnarci, insieme a Roberto, al Colle Lavodilec.
Il dislivello non è tanto, ma quasi subito cominciamo a camminare nella neve che diventa sempre più profonda e ci rallenta. Passo dopo passo, però, eccoci al ventosissimo Colle Lavodilec!
Il vento gelido ci fa presto rimettere sui nostri passi, giusto il tempo di immortalare l’arrivo al colle e siamo già in cammino, di ritorno dai compagni abbandonati al lago.
La discesa è veloce e piacevole, camminare sulla neve scendendo ci fa accelerare, anche se qualche scivolone è d’obbligo per tutti.
Arrivati al lago ci ricongiungiamo con gli altri amici che, troppo stanchi, decidono di incamminarsi insieme a Roberto sulla strada del ritorno, prendendo la via lunga che abbiamo percorso all’andata.
Noi, invece, insieme ai provetti camminatori, decidiamo di andare a dare un’occhiata da vicino a queste acque colorate, per poi scendere dal sentiero più ripido e veloce.
Ci avviciniamo all’acqua ed una volta raggiunta la riva ormai è troppo tardi per tornare indietro: queste acque turchesi sono troppo invitanti e ci hanno fatto davvero venir voglia di un bel bagno!
Piazziamo la fotocamera su una roccia, ci liberiamo di questi caldi vestiti e siamo pronti: splash!!!
Un tuffo velocissimo che ci rinvigorisce, pochi minuti e siamo di nuovo vestiti, pronti per la lunga strada del rientro.
Infilati nuovamente i vestiti e decisamente contenti di non aver resistito al richiamo delle acque, ci incamminiamo velocemente verso il bivacco Borroz, noi due, la nostra coraggiosa amica di tuffo ed il timido ragazzo londinese che ha preferito rimandare il bagno.
Al bivacco ritroviamo il resto del gruppo, già pronto per rientrare. Li lasciamo andare, noi rimaniamo qui a goderci le ultime ore di luce e un po’ di meritato relax nella bellissima Val Clavalitè.
AP
Scrivi un commento