Data Trekking: 23/06/2018
Ci siamo accorti che ormai non sappiamo neanche più dov’è la nostra amata tendina, è ora di rispolverarla e farle prendere un po’ d’aria! Approfittiamo del compleanno di una delle fedelissime dei nostri trekking, Mara, per raccogliere un po’ di gente e dirigerci in Val Clarea, poco dopo il piccolo paese di Névache.
L’idea è di raggiungere il Pic du Lac Blanc, appena sotto i 3.000 metri, ma non prima di esserci rilassati nel campeggio di Fontcouverte nella sua ottima posizione a lato del fiume ed immerso nel bosco. Slackline, passeggiata al chiaro di luna e un bel falò – nel punto griglia, niente fuochi liberi! – condito da chiacchiere e risate.
Ci svegliamo sotto un bel sole, chi più riposato e chi meno – dormire in tenda con un’ape nel sacco a pelo può avere dei risvolti negativi! – e mettiamo in cantiere una colazione che occupa ben due tavoli, poi sistemiamo il minimo indispensabile, togliamo il cibo per evitare problemi con gli animali e chiudiamo gli zaini: Pic du Lac Blanc arriviamo!
Il sentiero parte molto tranquillo su una strada poderale che con tanti tornanti mai troppo ripidi, piano piano, sale su fino al Lac Laramon. Andiamo con molta calma, non abbiamo fretta e la giornata è lunga. Ci fermiamo al lago a fare qualche foto e un piccolo spuntino e un po’ ci dispiace non aver portato la tenda quassù, sarebbe un posto fantastico per far campeggio selvaggio!
Ci incamminiamo di nuovo tutti insieme verso il Lac du Serpent, il sentiero non è più un’ampia strada facile, ma diventa un vero sentiero di montagna, più ripido e piccolo, si inerpica su a lato del piccolo fiume che scende proprio dal lago a cui siamo diretti.
Arrivati al Lac du Serpent decidiamo di dividere il gruppo, chi ha già camminato ieri – fortunati non lavoratori! – oggi si prende una giornata di pausa, mentre noi che siamo arrivati solo ieri sera continuiamo verso il Pic du Lac Blanc, circa altri 500 metri sopra le nostre teste.
E’ una calda giornata estiva di sole e come arriviamo un po’ più in alto dove ancora i nevai la fanno da padroni, tra il sole a picco di mezzogiorno ed il riverbero della neve da terra, siamo rintronati per la troppa luce! Superiamo molti nevai nelle parti più pianeggianti, ma quando ricominciamo a salire per gli ultimi 200 metri, la neve scompare.
Ormai vediamo la nostra meta che raggiungiamo dopo una bella passeggiata in cresta, circondati da uno spettacolo di vette e picchi ancora innevati davvero spettacolare. Dobbiamo fare una pausa per vestirci come raggiungiamo la cresta, la temperatura è infatti crollata sia per l’altitudine che per il vento freddo che tira dall’altro versante, per fortuna non troppo forte.
Gli ultimi passi ed eccoci al palo che segna il punto più alto dell’ampio spiazzo della vetta, abbiamo raggiunto il Pic du Lac Blanc, 2.980 metri!
In vetta il vento tira davvero forte ed è particolarmente freddo, e noi non siamo particolarmente vestiti visto che a valle la temperatura era di almeno 15 gradi in più. Scoprire il piccolo riparo in pietra è un sollievo, all’interno non soffia nemmeno un alito di vento ed il sole scalda talmente tanto da farci stare in maglietta.
Riusciamo a mangiare con tutta calma, senza la fretta che avremmo avuto fossimo stati in balia del vento.
Con le pance sufficientemente piene per affrontare la discesa, ci rivestiamo e dopo un breve volo del drone – nonostante il vento riusciamo a farlo volare! – eccoci pronti per affrontare la discesa, non prima di aver fatto una bella foto ricordo di vetta.
La discesa comincia subito con il sentiero che corre in cresta, detritico ma non pericoloso, sempre facile da seguire e, per nostra fortuna, non innevato. Raggiunto il colle decidiamo di puntare ai nevai invece che seguire le tracce di sentiero, per approfittare di qualche bella scivolata su neve che accelererà la discesa…e ci farà anche divertire parecchio!
Raggiunti i nevai comincia la parte davvero divertente: ci sfidiamo in discese a tutta velocità rannicchiati o direttamente seduti sulla neve dai riflessi rossi a causa della polvere probabilmente piovuta dal cielo. Poi, raggiunta la fine del divertimento, comincia la lunga discesa per piccoli tornanti, fino a raggiungere il Lac du Serpent, da dove sappiamo di essere a buon punto nella discesa.
Ci attardiamo per qualche foto e alla fine anche per uno spuntino ed infine un riposino, poi ci accorgiamo che le ombre si stanno cominciando ad allungare e decidiamo di rimetterci in cammino.
In breve siamo nuovamente al Lac Laramon e preferiamo non fermarci anche se avremmo tempo per farlo, è ora di tornare al campo base e continuare la festa interrotta ieri sera!
Ed eccoci alla fine di nuovo al bellissimo campeggio di Fontcouverte dove il resto dei nostri amici ci aspetta con la griglia già accesa e pronta per iniziare una lunga cena, tante risate e momenti indimenticabili che rimarranno impressi. La griglia scoppietta per ore ed ore, mentre mangiamo e giochiamo sulla slackline e passiamo una favolosa serata.
Andiamo a dormire tardi, ma la sveglia con i raggi del sole è di buon mattino. Qualcuno decide di fare una passeggiata verso un rifugio poco lontano, il Rifugio Laval, mentre noi decidiamo per una rilassante e solitaria passeggiata alle vicinissime cascate di Fontecouverte.
AP
La Vallée de la Clarée è semplicemente spettacolare! Grandi ragazzi, sono di Torino anch’io e prendo spesso spunto dai vostri trekking per individuare l’obiettivo di una gita, oltre ad ammirare sempre le vostre magnifiche foto!
Grazie mille Bruno! La Vallée de la Clarée è davvero stupenda, se tu hai qualche consiglio da darci noi siamo qui per prendere spunto 😀