Apriamo gli occhi e siamo subito su di giri: oggi raggiungeremo lo Yosemite National Park, dagli anni ’70 punto di riferimento per gli scalatori – un po’ pazzi talvolta – di tutto il mondo e simbolo delle comunità hippy di scalatori e dell’inizio dell’era dei grandi parchi naturali americani.
Ma per ora siamo ancora al Sequoia NP, un posto meraviglioso che vogliamo goderci fino all’ultimo secondo.
Non lasciamo subito questo meraviglioso parco, ci mancano un po’ di chilometri di strada e nella quasi solitudine del mattino, guidiamo su e giù per le curve, attorno a favolose radure dove l’erba facilmente arriva alla vita.
Ci fermiamo tante volte per una foto o due passi in qualche posto che ci attrae più degli altri, aspettando che un simpatico orsetto sbuchi fuori dagli alberi da un momento all’altro!
Saliamo di nuovo in macchina, e poi ci fermiamo. Ad un certo punto, decidiamo quasi di andare a piedi seguendo la strada – no, non è vero, anche se ad avere il tempo necessario sarebbe fantastico vagare per mesi in questi maestosi ed immensi parchi – fino a che non arriviamo alla prima vera tappa della nostra giornata.
Dopo tante curve e una quantità che pare infinita di alberi, raggiungiamo il General Grant Grove, un angolo del piccolo – ma non per questo meno interessante – Kings Canyon National Park, quasi totalmente chiuso per via degli incendi che divampano in gran parte della foresta.
Decidiamo di prenderci una pausa dalla strada e fare due passi in questo angolo popolato da giganti di legno, primo su tutti il General Grant, questo albero magnifico ed immenso, il secondo più grande al mondo.
Ci addentriamo per il sentiero che ci porterà al General Grant e non abbiamo sicuro tempo di annoiarci: passiamo all’interno di un tronco cavo, caduto dopo una lunga e gloriosa vita, ora testimone dell’immensità di questi giganti della foresta – ci passiamo tranquillamente in piedi, è sicuramente più grande di certi appartamenti minuscoli di città!
E’ una passeggiata breve, ma intensa, e ce ne torniamo sui nostri passi con gli occhi pieni di meraviglia.
Infine, saliamo in macchina e torniamo, nostro malgrado, verso la civiltà. Siccome il Kings Canyon National Park non si può attraversare causa fiammo, infatti, dobbiamo prendere la strada che ci porta fino a Fresno, con i suoi fantastici 102° F, poco meno di 40°C, per poi ripiegare verso Nord, direzione Yosemite National Park!!!
Facciamo solo una fermata, in una semi-deserta e decisamente particolare cittadina, Coarsegold, dove all’ombra e rinfrescati da una leggera aria, ci gustiamo un grassissimo panino ripieno di tutto.
Dopo un lungo pomeriggio in macchina, entriamo finalmente nello Yosemite National Park, un sogno che diventa realtà – tutto questo al modico prezzo di 30 $ a settimana, soldi ben spesi. Superata in fretta la visita quasi d’obbligo al Visitor Center – che per una volta non ci è molto d’aiuto in quanto a logistica, sebbene popolato da personaggi decisamente folkloristici – ci dirigiamo direttamente al fondo di questa valle e percorriamo i pochi metri che separano il parcheggio dal sentiero quasi di corsa.
E’ una camminata davvero di pochi minuti, ma lo spettacolo che regala è assolutamente imperdibile: la foresta giù in mezzo alla valle, dominata dall’imponente Half Dome sulla destra, totalmente selvaggia…vorremmo solo buttarci uno zaino pieno in spalla e salutare la civiltà per mesi, non passando mai due volte per lo stesso sentiero – e credetemi, si potrebbe fare!
Senza parole, rapiti dal fascino dello Yosemite, solo gli ultimi di una infinita serie di persone vittime della magia di questi posti fantastici, torniamo verso la macchina per cominciare ad esplorare davvero questo parco: il Sentinel Dome ci aspetta, prima della nostra prima notte sotto il cielo di Yosemite!
AP
Bello 🙂
Grazie 😀 😀 secondo me gli altri saranno più interessanti(almeno spero) 😀