Siamo rientrati dall’ultima avventura nella cabin di Aspen Flats e, siccome ci abbiamo preso gusto con le cabin, ma soprattutto nell’avere un tetto sopra la testa, domani sera dormiremo alla Juneau Lake Cabin. Ma prima dobbiamo passare la notte, senza allontanarci troppo, e cerchiamo un aiuto dal sito freecampsites.net che ci consiglia un ottimo spiazzo in un sulla riva dell’Upper Trail Lake.

Ci svegliamo rilassati, ma sotto una pioggia battente, piove sempre da queste parti! Decidiamo di perder tempo con una lunga colazione, ma non troviamo nulla di aperto, così torniamo al locale di ieri dove, oltre alla colazione, facciamo anche due chiacchiere con un signore che abita da queste parti ed è curioso di sapere qualcosa dell’Italia.

Juneau Lake Cabin

Tappa perdi-tempo al Kenai Lake boat launch, forse prima o poi smetterà di piovere

Facciamo una tappa al piccolo molo da cui vengono lanciate le barchette che portano i pescatori lungo il fiume – con gran fatica della guida che si occupa di remare – mentre aspettiamo che smetta di piovere e che le scarpe, lasciate in macchina con l’aria calda puntata sopra, si asciughino almeno un po’.

Quando ormai è quasi ora di pranzo, per noi arriva il momento di partire: ci dirigiamo all’inizio del sentiero, alla fine di Bean Creek Road dove lasciamo la macchina a fianco di un trailer per cavalli. Ben impacchettati contro la pioggia ed il sentiero fradicio, alla fine ci incamminiamo verso la Juneau Lake Cabin.

Juneau Lake Cabin

Un inizio di giornata non dei migliori, con nebbia e pioggerellina che si infila ovunque

Il sentiero, al contrario di quello per l’Aspen Flats cabin, è ampio e spazioso, addirittura piacevole, non fosse per la pioggerellina incessante e finissima che ci infradicia ben presto.

Camminiamo con calma, senza fretta, rassegnati ad esser infradiciati sia dalla pioggia che dal sudore: lo strato impermeabile e l’umidità altissima non sono mai una bella accoppiata. Per fortuna non c’è praticamente dislivello e le gambe, anche se sono stanche dalle fatiche degli ultimi giorni e appesantite dal peso sulle spalle, non patiscono troppo.

Juneau Lake Cabin

Arrivati a metà sentiero scopriamo la vera peculiarità di questa zona: dei deliziosi mirtilli!

Ampiamente superata la metà del sentiero, la pioggia piano piano smette di cadere, riusciamo a toglierci uno strato di plastica e la giornata cambia radicalmente. Ma il meglio deve ancora arrivare. In lontananza vediamo i cavalli arrivati qui con il trailer incrociato all’inizio del sentiero, legati ad un albero a fianco del sentiero: non capiamo bene, finché superiamo la curva e troviamo le due signore che montano i cavalli, impegnate a raccogliere mirtilli a secchiate – hanno almeno 4 secchielli pieni zeppi di mirtilli.

Non ci facciamo pregare, lasciamo gli zaini a terra e ci riempiamo le mani, e la bocca, di deliziosi mirtilli blu, assolutamente ottimi! Ce ne riempiamo le mani e le tasche e ci mettiamo in marcia per le ultime due miglia, continuando a fermarci per riempirci la bocca di questa delizia blu.

Juneau Lake Cabin

La Juneau Lake Cabin è davvero bella, ha tutto, compresi il lago e la canoa che sperimentiamo subito

Troviamo la Juneau Lake Cabin a lato del sentiero, dalla parte opposta rispetto all’indicazione del “bagno”: è splendida, rialzata da terra per essere accessibile anche nei mesi invernali pieni di neve, con una legnaia abbastanza fornita e tutti gli attrezzi per rifornirla. E come se non bastasse è sul lago, con tanto di canoa!

Per prima cosa, dopo il giro d’ispezione, accendiamo la stufa, ci spogliamo e mettiamo tutto ad asciugare, forse domani avremo finalmente le scarpe asciutte. Tagliamo anche qualche ciocco di legna di modo da non finire la riserva già tagliata e lasciarla ai prossimi ospiti, poi diretti alla canoa per un primo giro esplorativo: assolutamente fantastico, e c’è anche qualche piccolo angolo di cielo azzurro, magari domani sarà una bella giornata.

Juneau Lake Cabin

Dopo tanta acqua e tanti chilometri, ecco il meritato riposo, al caldo vicino al fuoco

Passiamo la serata più rilassante di questa vacanza: abbiamo acqua a sufficienza e anche abbastanza cibo, ci sono giochi da tavolo e addirittura un puzzle e fuori piove appena, mentre noi siamo al caldo dentro la nostra cabin, con il fuoco che schiocca e scricchiola, che altro volere?

Dopo una notte rilassante – interrotta solo dalla gonfiatina al materasso delle 4 di notte, siamo certi che sia bucato ma non scopriamo dove! – svegliarsi con il sole ed il cielo azzurro non ha prezzo. Dopo una colazione sostanziosa andiamo a goderci la nostra avventura: saltiamo in canoa e si comincia a pagaiare sullo specchio d’acqua che è il lago.

Juneau Lake Cabin

Si pagaia sul lago, uno specchio che riflette il cielo azzurro striato dalle nuvole bianchissime

Facciamo tutto il giro del lago, scoprendone gli angoli nascosti: un’altra cabin, probabilmente privata, il fiume che alimenta il lago e una sorpresa davvero inaspettata. Stanotte eravamo certi di aver sentito degli ululati, lupi qui intorno, ma mentre pagaiamo ecco che li sentiamo di nuovo, vicinissimi, e poi la scoperta: non è un lupo, ma una papera o un qualche tipo di suo parente!

Pian piano torniamo verso la riva, verso la nostra cabin, dove ci aspetta il meritato pranzo prima del lungo ritorno. Prima però tagliamo ancora qualche ciocco di legno e diamo una pulita ovunque, per lasciare meglio di come abbiamo trovato, come è giusto che sia.

Juneau Lake Cabin

Si ritorna verso la civiltà, direzione una bella doccia calda dopo tanta acqua fredda presa

Chiusi gli zaini e chiusa la porta della Juneau Lake Cabin, salutiamo l’ultima cabin di cui saremo ospiti durante questo lungo viaggio a Nord Ovest. Ormai siamo agli sgoccioli, ci rimane solo qualche giorno per esplorare e non abbiamo prenotato altre cabin per goderci avventure diverse.

Le prime miglia del ritorno, sotto un bel sole caldo, sono costellate di fermate per rifocillarci di questi mirtilli gustosissimi. Superata la parte di sentiero mangereccio, continuiamo a camminare a passo spedito verso la macchina ed arrivati alle ultime 2 miglia il tempo si dilata senza fine: ci sembra di non arrivare mai, ci auguriamo che la curva davanti a noi sia l’ultima troppe volte e quando abbiamo ormai perso le speranze, arriva davvero l’ultima curva, il parcheggio e la macchina.

Posiamo gli zaini pesanti e stracolmi per l’ultima volta – qui in Alaska almeno – le prossime giornate saranno tutte con ritorno alla macchina e zainetto leggero al seguito.

Juneau Lake Cabin

SUP-ers trainati da una moto d’acqua inseguono l’onda di mascheretto, la bore tide, che passa e copre tutto d’acqua

La prima cosa che facciamo è dirigerci a Cooper Landing, al Wilmans Store and Laundry che oggi, invece di nutrirci, ci permetterà di lavarci e profumarci e fare il pieno d’acqua per le ultime avventure. Mentre ci sciacquiamo diversi giorni di sporco e sudore di dosso – sì, l’odore cominciava ad essere importante! – pensiamo a cosa fare nei prossimi giorni, abbiamo esaurito le cose da fare, ora rimane l’avventura alla giornata!

Siamo molto indecisi e decidiamo di non decidere, almeno non subito. Ci dirigiamo alla skitown di Girdwood dove, davanti ad un bel piatto di carne al Chair 5 – per una sera non badiamo a spese e, alla fine, non spendiamo neanche troppo – consultiamo la fedele Lonely Planet e tutti i vari depliant e brochure che abbiamo raccolto in queste ultime settimane per capire dove dirigerci nei prossimi, ultimi, giorni.

Qui trovate il Diario di viaggio -> Alaska il grande viaggio

AP