Data Trekking: 27/07/2018
difficoltà: EE [scala difficoltà]
esposizione prevalente: Nord-Est
quota partenza (m): 1821
quota bivacco (m): 2670
quota vetta/quota massima (m): 3150
dislivello salita totale (m): 1329
località partenza: Grange Arpone (Moncenisio , TO )
Ormai il tentativo di raggiungere il Bivacco Piero Vacca è diventata una sorta di pellegrinaggio annuale: nonostante siamo andati in posti più difficili e faticosi da raggiungere, il Vacca continua a sfuggirci.
Abbiamo provato ben tre anni fa a raggiungerlo, e ci hanno fermato il ghiaccio e i piedi poco stabili di qualche amico che cercava di farci vedere come tornare a valle un po’ troppo velocemente. Poi, lo scorso anno, non siamo nemmeno riusciti a partire, spaccando la coppa dell’olio sulla strada per raggiungere il parcheggio. Sarà la volta buona?
La giornata è bella, il sole splende, anche se qualche nuvola sale veloce dalla vallata, nulla che prometta pioggia però, magari giusto un temporale passeggero, incrociamo le dita continuando la nostra salita, davvero facile rispetto a quanto ricordavamo.
Oggi siamo con dei compagni di gita inusuali: un vecchio amico di Atti, alpinista e scalatore che per una volta ha deciso di infilarsi gli scarponcini e godersi il bosco senza attrezzatura, e un giovane amico che si allena spesso con noi in palestra. E’ sempre bello condividere le nostre avventure con gli amici e ci piace quando nuove persone si uniscono ai nostri vagabondaggi montagnini.
Il sentiero è abbastanza facile, non sale mai troppo diretto e abbiamo tutto il tempo che vogliamo, così non ci tiriamo indietro davanti a tante chiacchiere e risate anche se stiamo faticando – siamo decisamente molto più allenati della prima volta!
Ben presto superiamo il bosco e arriviamo all’anfiteatro di roccia dove l’acqua scende copiosa dappertutto, complici le tante giornate di pioggia degli ultimi tempi e la tanta neve dell’inverno scorso. Siamo sull’orlo del burrone, l’altra volta ci eravamo fermati proprio sotto il traverso – che oggi non abbiamo visto per nulla, un po’ colpa della nebbia e un po’ della mancanza di neve che stravolge il paesaggio – ed il fiume si butta di sotto saltando giù dalle rocce, fantastico!
Ormai siamo quasi arrivati, forse è davvero la volta buona! Manca solo l’ultimo pezzo, il più impegnativo, dove per stretti tornanti ci arrampichiamo sulla pietraia seguendo il ripido sentiero, il nostro obiettivo ben in vista non appena superiamo lo strato di nuvole.
Uno dopo l’altro, eccoci sulla terrazza davanti al Bivacco Piero Vacca: ci sono voluti “solo” 3 anni, ma eccoci finalmente quassù! E non in una giornata qualunque, siamo saliti oggi, stranamente un venerdì, perché per stanotte è prevista un’eclissi completa di luna e abbiamo deciso di regalarcela da un punto di vista particolare.
Scopriamo di non esser soli, due ragazzi stanno sorseggiando una birra comodamente seduti sulla balconata, forse non si aspettavano di avere compagnia. Decidiamo di non interrompere l’aperitivo e rimetterci subito in cammino, destinazione Cima di Bard, circa 500 metri più in alto.
Siamo un po’ lenti per via di qualche acciacco ad un polpaccio, già in via di guarigione ma ancor dolorante, ma decisi a non arrenderci.
Il sentiero è roccioso fin dall’inizio, ma se la prima parte è discretamente pianeggiante, ben presto si comincia a salire per gradoni tra le rocce diretti verso la meta, senza troppi tornanti. Ben presto siamo all’ultima parte di sentiero, che ci conduce alla spianata in vetta, e possiamo mettere l’ennesima bandierina sulla Cima di Bard.
Il panorama si apre sul Lago del Moncenisio e le nuvole basse che stanno salendo dalla Val Susa, veloci ma non minacciose. Aggiungendo la luce di un tardo pomeriggio estivo, lo spettacolo è completo!
In vetta tira un bel vento forte, rimaniamo giusto il tempo di fare qualche foto e poi ci rimettiamo in cammino sui nostri passi, le pance brontolano e arrivati giù saremo quasi in ritardo per la cena. La discesa è lenta, il piccolo infortunio non aiuta purtroppo.
Arrivati al Bivacco Piero Vacca, i due ragazzi sono nel bel mezzo dei preparativi per la cena, a base di polpette e pasta al sugo. Per noi il pasto è standard, i soliti ravioli, anche se possiamo contare su un aperitivo abbondante. Passiamo la serata sulla balconata nonostante il freddo, la luna rossa e lo spettacolo di Marte così vicino alla Terra non sono male, soprattutto perché probabilmente in città le nuvole stanno oscurando la visuale. Rimaniamo fuori fino a tardi tra chiacchiere e tazze di tè, poi il letto ci chiama.
Dopo una lunga e comoda notte, quasi troppo calda nonostante la mancanza della stufa, ci alziamo che i due ragazzi sono già andati via, oggi toccava a loro conquistare la vetta. Con molta calma facciamo una sostanziosa colazione e un bel po’ di foto dalla cresta poco sopra il Bivacco, con vista Lago del Moncenisio, poi chiudiamo tutto e diamo una bella pulita al Bivacco.
Ciao ciao, Bivacco Piero Vacca, finalmente siamo riusciti a raggiungerti, e chissà mai che non torneremo. Ci incamminiamo lungo il sentiero nel bosco, facile e comodo, la nostra destinazione spesso visibile là di sotto, il Lago d’Arpone è la nostra meta di oggi.
AP
Ciao! Al bivacco vacca c’erano i materassi! Per sapere se portarmi anche il materassino gonfiabile. Grazie mille.
Usufruisco ogni tanto del tuo blog per conoscere qualche sentiero della Val Susa che conosco meno
Ciao 😀 ! Yes ci sono i materassi, se hai altri dubbi scrivici tranquillamente