E’ da un po’ che ci pensiamo e studiamo e non vedevamo l’ora che la neve si sciogliesse a sufficienza per provare questa nuova esperienza: in sella alle nostre bici, partiamo per una notte in bivacco, al Bivacco del Laus, chissà cosa ci aspetterà.
La destinazione scelta, come primo tentativo, è semplice. Siccome la strada per il Rifugio Selleries è ancora chiusa, ne approfittiamo per salire su ed oltrepassare il rifugio, direzione Bivacco del Laus, sulle sponde del fiume omonimo. Siamo già venuti molte volte da queste parti, durante la nostra prima camminata di sempre, e poi per raggiungere Punta Cristalliera ed il colle dell’Orsiera, ed ancora per un gelido tuffo al Lago della Manica, poco sopra il Lago del Laus. Ma questa volta sarà diverso, sarà con un nuovo mezzo, un’esperienza diversa.
Cominciamo la giornata tardi, gli ultimi acquisti e poi un po’ di arrampicata per scaldarci mentre aspettiamo Sara, che insieme a Fabri ci accompagnerà nell’ennesima avventura. Sotto un sole che già ci ha ben cotto, finalmente arriviamo a Pourrieres, da dove, chiusi gli zaini, saltiamo finalmente in sella. Cominciamo a pedalare a pomeriggio inoltrato sulla strada del Colle dell’Assietta, lentamente per non bruciarci subito le gambe. Superiamo i primi tornanti e ben presto raggiungiamo il paesino di Balboutet, dove grasse mucche pascolano nei prati verdissimi ricoperti di fiorellini.
Continuiamo a pedalare sull’asfalto verso Pian dell’Alpe da dove finalmente abbandoneremo l’asfalto quasi definitivamente. Nel mentre, il sole comincia a nascondersi dietro provvidenziali nuove che portano del fresco dopo tanto sole. Finalmente arrivati a Pian dell’Alpe, ci godiamo un po’ di pianoro, lasciando riposare le gambe prima di ricominciare a salire in direzione del Forte Serre Marie, da dove osserviamo il fantastico spettacolo del Forte di Fenestrelle dall’alto, davvero un bello spettacolo.
Siamo a buon punto, ma dobbiamo darci da fare, il tempo non sembra bellissimo e ci manca ancora un bel po’ di strada. Scendiamo dal Forte e dopo una discesa ecco che ricomincia la salita, questa volta finalmente sulla strada verso il Rifugio Selleries. Pedaliamo e pedaliamo, per fortuna la salita è sempre dolce e su strada facile, addirittura ci godiamo il paesaggio, quello che si intravede tra le nuvole almeno. Un’ultima curva ed un’ultima salita ed eccolo poco più in basso, smettiamo di pedalare ed arriviamo giù senza fatica, sulla bella terrazza del rifugio Selleries.
Lasciamo le bici qualche minuto per gustarci un buon caffè – e anche del genepy, ben meritato! – per poi metterci in cammino verso la nostra ultima destinazione, il Bivacco del Laus, poco meno di 250 metri più in alto. Attraversiamo il piccolo fiume e poi è ora di scendere dalla bici e caricarla a spalle. Tornante dopo tornante saliamo verso il colle e ci raggiungono anche i due amici di avventura, che, più furbi di noi, hanno lasciato le bici al Selleries e ora salgono spediti.
Raggiungiamo il colle tutti insieme ed in qualche minuto eccoci finalmente al Bivacco del Laus. Che bella la nostra casetta in pietra, tutta per noi stanotte! Troviamo anche una bella catasta di legno e la legnaia è piena. Per prima cosa tiriamo fuori pane, formaggio e bresaola e facciamo un bell’aperitivo fuori mentre il sole tramonta dietro le nubi, poi ci infiliamo al caldo del bivacco, grazie alla stufa e ci scaldiamo con la cena. Ben presto è ora di andare a dormire.
Ci svegliamo con le nuvole molto più basse e minacciose di ieri e le previsioni non promettono bene, quindi una colazione veloce, impacchettiamo tutto e si risale in bici. Riusciamo a pedalare qualche centinaio di metri e poi tocca trascinare giù la bici per evitare di volare giù noi. Ci fermiamo per una bella colazione nuovamente al Rifugio Selleries, non troppo lunga perché ci raggiunga la pioggia, ma sufficiente per riempirci la pancia. Si risale in sella, anche se dobbiamo tornare a valle la fatica non è finita, dobbiamo risalire verso il Forte. Una bella discesa e poi la lunga strada in falsopiano che ci conduce all’ultima salita. Vediamo la fine della nostra fatica sul pianoro che domina la vallata ed il bel forte delle Fenestrelle. Da qui è solo una lunga e piacevole discesa prima su sterrato e poi lungo la strada del Colle dell’Assietta, che ci riporta diretti alla macchina appena in tempo per cambiarci e sfuggire alla pioggia che, alla fine, ci ha raggiunto.
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