Abbiamo passato un’estate incredibile – ed incredibilmente faticosa – ad esplorare una piccola parte delle montagne peruviane, arrivando oltre i 5.000 metri diverse volte. Ma ora siamo di nuovo a casa, ci siamo presi un weekend per riposarci e ricaricare le batterie, ma ora è di nuovo tempo di tornare in alto, sulle montagne, e vedere se l’acclimatamento l’abbiamo già perso oppure no.
Come meta per la prima avventura scegliamo un posto che esiste da appena un paio di mesi, il Bivacco Corradini a pochi metri dalla vetta della Dormillouse, una classica gita scialpinistica in cui ancora non ci siamo cimentati. Un nuovo bivacco, dalla forma avveniristica, che ci chiama, e noi non manchiamo alla chiamata ed eccoci di nuovo zaino in spalla e scarponi allacciati, pronti per una nuova avventura.
Partiamo da Rhuilles dove lasciamo la macchina e, riempite le borracce, ci incamminiamo per la lunga strada che ci porterà alla fine al Bivacco Corradini. Si comincia su un’ampia carrozzabile che sale per tranquilli tornanti, ottimi per scaldare le gambe. Cerchiamo di non perdere nemmeno un taglio seguendo il sentiero che corre parallelo alla carrozzabile.
Camminiamo e camminiamo, ogni tanto ci prendiamo un momento di pausa e ammiriamo il paesaggio, poi finalmente raggiungiamo l’ampia vallata e riusciamo a intravedere la nostra meta, ancora molto, molto lontana. Il sentiero diventa un po’ più impegnativo, a tratti sale più ripido per poi appianarsi e ripartire con un bello strappo che brucia le gambe.
Gli alberi cominciano a diradarsi, man mano che saliamo diventano sempre più bassi, poi solo arbusti. E qui comincia il bello della gita, siamo circondati di mirtilli! Ci tocca più volte fermarci per raccogliere qualche deliziosa pallina blu che finisce diretta in bocca, e addirittura troviamo qualche rarissima fragolina di bosco e dei lamponi, è un attimo e la gita si trasforma in un’interminabile merenda.
Cerchiamo di non fermarci troppo – davvero difficile – ma per fortuna ben presto anche gli arbusti scompaiono e ci sono solo più rocce e erba. Arriviamo alla prima tappa, il Monte Giassez, ancora circa 300 metri più in basso della destinazione finale. Ci fermiamo per fare mangiare un frutto e un pezzetto di cioccolato, il pomeriggio è già inoltrato e dobbiamo rimetterci subito in cammino se vogliamo arrivare prima del tramonto.
Dopo tanto salire, ora ci aspetta un lungo traverso su traccia di sentiero. In pratica camminiamo a caso appena sotto la cresta, dall’altra parte un gran bel salto nel vuoto e davanti a noi l’ultima salita, ormai non troppo distante ma decisamente tosta. Costeggiamo la cresta e poi, finalmente, eccoci all’ultima fatica: davanti a noi una ripida pietraia, il sentiero corre verso l’esterno, un lungo giro che non abbiamo voglia di fare, così tagliamo dritti verso la cima.
Facciamo una gran fatica, le gambe bruciano per la salita ripida e lo zaino molto pesante, con l’acqua necessaria fino a domani, ma passo dopo passo, ecco che appare il Bivacco Corradini, con la sua forma strana, avveniristica e mezza sospesa, inconfondibile. La porta fatica un po’ ad aprirsi, ma dopo qualche momento adrenalinico eccoci all’interno abbiamo raggiunto la nostra casa per la notte, il Bivacco Corradini!
Entriamo e la prima sensazione è il calore e l’odore di legno fresco. Fuori il sole si avvicina sempre più all’orizzonte, finché non tramonta e pian piano il cielo diventa sempre più scuro. La temperatura si abbassa, però scompare anche il venticello fresco che all’inizio ci ha fatto rabbrividire e star fuori non è così spiacevole.
Prima e dopo cena, facciamo un sacco di foto e rimaniamo a lungo ad ammirare il paesaggio che cambia, le stelle che sorgono e le creste che si stagliano contro le ultime luci del giorno. Non beviamo il solito tè caldo del dopo cena, non c’è acqua quassù e preferiamo conservare quella che abbiamo per la colazione e la discesa di domani.
Andiamo a dormire e poi sorge la luna, piena e luminosissima, così luminosa che nel buio della notte ci sveglia facendoci pensare sia già giorno. Dobbiamo cambiare posizione per non averla dritta negli occhi, poi il caldo ci fa addormentare fino all’alba.
Ci svegliamo sotto i raggi di un bel sole forte e già alto nel cielo, nonostante sia ancora presto. Facciamo colazione con quasi tutta l’acqua rimasta per il tè in cui inzuppiamo un sacco di biscotti, un frutto ed eccoci pronti a ripartire, ben vestiti ancora per un paio d’ore finché il sole non sarà abbastanza caldo da farci sudare.
Quale modo migliore di scaldarsi se non una bella salita di poco più di 10 minuti? Arriviamo finalmente in vetta alla Dormillouse, belli caldi, e ci prendiamo il nostro tempo per goderci il sole che finalmente arriva ad illuminare il paesaggio. E’ sempre una bella sensazione quando finalmente, dopo il freddo della notte, arrivano i raggi del sole a riscaldare le ossa.
Ma la giornata è solo all’inizio. Cominciata con una facile conquista, la vetta, ora ci aspetta una lunghissima camminata per tornare verso casa. Non percorriamo la stessa strada di ieri, scendiamo da un altro lato della montagna, scoprendo nuovi paesaggi. Ma soprattutto, nuove distese di mirtilli che ci offrono un’ottima seconda – e terza, e quarta… – colazione.
Con tante pause ma anche tanti chilometri, piano piano ritorniamo verso Rhuilles, passando per pascoli e in mezzo a mucche che non ci degnano nemmeno di un muggito. Riempiamo le borracce di acqua fresca ormai quasi arrivati, e poi ancora i tornanti sulla lunga carreggiabile ed infine eccoci arrivati, vediamo la macchina da lontano e non arriva mai.
Alla fine terminiamo questa fantastica avventura che inaugura una nuova stagione sulle nostre Alpi, un gran bell’inizio e sicuramente un posto in cui torneremo quando tutto sarà coperto di neve e ci rifugeremo nel Bivacco Corradini per assaporare un po’ di caldo.
Ciao! Più o meno quanto tempo ci si mette da Rhuilles?
Dipende un po’ dal tuo passo, lo sviluppo è notevole. Io mettere in conto 3.30-4 con soste.
ciao
hai per caso la traccia gpx?
Dovresti trovare la traccia qui: https://www.gpsies.com/map.do?fileId=reajyruuhlwovyst
Ciao, è ben segnalato il bivacco?
Ciao! vi ricordate più o meno in che periodo siete saliti al corradini? era fine agosto o settembre ?
Ciao 😀 , all’inizio di ogni articolo c’è la data in cui abbiamo affrontato i vari trekking, al corradini ci siamo andati “13-14/09/2019”