Data Trekking : 25/05/2014
quota partenza (m): 991
quota vetta (m): 1.508
dislivello complessivo (m): 517
Accesso:
dall’autostrada A32 Torino-Bardonecchia, uscire ad Avigliana Ovest e seguire le indicazione per Almese Rubiana e Colle del Lys. Oppure, seguendo la SS24, svoltare pera Villardora e seguire quindi per Almese Rubiana Colle del Lys.
All’inizio dell’abitato di Rubiana, si devia a sinistra ad un bivio, seguendo per Montecomposto e Celle.
A Celle, 991 m, in prossimità della bella chiesa, lasciare l’auto nel piazzale oppure lungo la strada principale si continua fino a trovare un parcheggio più grande. E’ anche possibile salire in auto fino a Comba, ma con scarse possibilità di parcheggio.
Note tecniche e percorsi :
- Sentiero Tramontana (E) segnavia bianco/rosso e tacche blu
E’ il sentiero classico. - Sentiero Canalone (EE) segnavia bianco/rosso e vecchie tacche blu
E’ il percorso più diretto, e quindi più ripido e faticoso. - Sentiero Aurora (EE)
Sentiero meno conosciuto per la salita. - Sentiero Amici (EE/F)
Itinerario più “alpinistico” per la salita. - Sentiero Mike (F+)
Breve percorso alpinistico didattico. - Sentiero 575 (E)
E’ il più facile e serve anche per il Sapei.
Come potete vedere anche voi, nonostante il breve dislivello, c’è un’ampia scelta di vie, con la possibilità di prendere quella che più si adatta a voi. Vi consigliamo (è quello che abbiamo fatto noi) di salire per il sentiero Canalone e scendere dal sentiero Tramontana, in modo da faticare all’andata e godersi il panorama sulla strada del ritorno.
Il tempo non è clemente e la le nuvole ci accompagneranno per tutto il nostro sentiero, ma questo non vuol dire che non si possano fare foto panoramiche, anzi!
Questa volta con noi c’è un ospite a quattro zampe, il mio cane: Mia.
Lei sale come un 4×4, noi come una due cavalli con una ruota a terra.
Il sentiero è ripido, ma davvero panoramico: a più di metà salita troviamo un belvedere, da cui si possono ammirare i due laghi di Avigliana e la bassa Val Susa, uno scorcio molto particolare anche grazie alle nuvole che ci permettono solo di intravedere un pezzetto per volta.
Continuiamo a salire, ormai non manca molto alla piccola chiesetta: già la vediamo dietro all’ultima curva .
Raggiungiamo la cima: il meteo fa sembrare quasi spettrale la chiesetta, immersa nelle nuvole, e l’anziano signore seduto davanti alla porta, a prima vista, è un po’ inquietante. Ma il bello della montagna è proprio questo: stesso posto con condizioni meteorologiche diverse, le sensazioni trasmesse sono totalmente diverse, talvolta neanche sembra lo stesso luogo.
La vista dalla cima ripaga la breve e intensa salita.
Eccolo qui il nostro saluto nuvoloso, con un forte invito a fare questa “Vicina,breve e intensa” escursione.
“Se non scali la montagna non ti potrai mai godere il paesaggio.”
Pablo Neruda
AP
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